M E X I C O 2007

Sulla strada per Valle de Aragon

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Appena arrivati all'aeroporto ci accolgono i frati siciliani di Messico: Fra Giovanbattista Spoto, Custode del Messico, e Fra Massimiliano, Rettore del seminario messicano di Tepojaco. Carichiamo i bagagli sulla "comby" un vecchio ed efficientissimo pulmino volkswagen, che sarà il nostro mezzo di trasporto per quasi l'intera missione. Subito appena usciti dall'immenso estacinamento dell'aeroporto subito assaporiamo di trovarci in un mondo completamente diverso da quello della nostra amata Sicilia e delle contraddizioni che caratterizzano questo mondo: enormi cartelloni pubblicitari nascondono agli sguardi stanchi dei viaggiatori che giungono a Ciudad de Mexico le ampie vedute di distese di case fatiscenti che si estendono a perdita d'occhio nella città. Un vuoto di ampollosità nasconde il pieno della povertà.

Una veduta della strada dall'interno della combi con Padre Max alla guida: strade ampie e immense popolate di auto e grossi mezzi per il trasporto merci.

Il mestiere di tassista è diffusissimo visto che molti non si possono permettere il lusso di avere un'auto, così la città è piena di piccoli maggiolini verdi e bianchi che sono il mezzo più diffuso per le auto da taxi, accanto a mezzi più moderni che ancora non soppiantano la piccola auto della volkswagen, certamente ancora la regina di queste immense strade, segno di una città che cerca di ostentare con la grandezza delle sue arterie una povertà che è invece fortemente presente nei tanti puntini bianchi e verdi che la riempiono.

Anche qui sono presenti una sorta di risciò: una bici con un carrello montato d'avanti, che non seve solo a portare altre persone ma può anche portare oggetti della natura più svariata, ciò che non cambia è la fatica di chi, con la pioggia o col sole, in discesa o in salita, vede sfiorarlo auto a gran velocità, mentre lui, con sudore sulla fronte arranca a fatica respirando una delle atmosfere più inquinate del pianeta.

Accade pure di poter incontrare un basurero, cioè un raccoglitore di spazzatura, col suo umile e fedele compagno di lavoro, un cavallo.

Il servizio di trasporto detto Ruta si avvale di piccoli bus in grado di trasportare una quarantina di persone, ovviamente se stipate.

in mezzo al traffico, uno dei mezzi pesanti che affollano e intasano le strade di Ciudad de Mexico.

Finalmente arrivati nella Parrocchia di Valle de Aragon (si pronuncia vaie de aragon) ci accoglie il saluto dell'ordine serafico: Paz y Bien.

Il Signore ci da la gioia di assistere ad una celebrazione che da noi non esiste, il festeggiamento dei 3 anni: la famiglia i parenti e gli amici vanno in chiesa a celebrare questo il 3° compleanno del loro piccolo. In genere queste celebrazioni vengono fatte di sabato e spesso i bambini sono più di uno: il giorno è di festa e la festa va vissuta, nell'incontro con Cristo e dunque la celebrazione dell'Eucaristia e anche i vestiti devono sottolineare il clima: nella foto sotto tre piccoli festeggiati, uno vestito da mariachio uno da capitano e una da principessa; la celebrazione è stata presieduta da padre Stefano, al centro nella foto.

Nella chiesa francescana non può mancare la statua di Francesco d'Assisi.

il volto della statua: si evidenziano le ciglia folte che è uno dei segni peculiari delle statue messicane.

Partitella a basket nel campo retrostante la chiesa tra due seminaristi messicani...la palla è andata a canestro? si accettano scommesse...

sullo sfondo la nostra compagna di viaggio, la combi e sulla destra uno dei taxi più moderni. sotto la targa della nostra combi.

Tre vedute delle immense e spesso danneggiate strade di Ciudad de Mexico.

 

 

il maggiolino

Oltre alle istantanee per immortalare la città anche le riprese video di Daniela per riportare suoni e movimenti della metropoli.